La pietra leccese è un tipo di calcare tenero, di colore variabile dal bianco-giallastro al dorato, estratto nel Salento, in Puglia. La sua caratteristica principale è la facilità di lavorazione, che la rende ideale per la scultura e l'architettura decorativa.
Ecco alcuni aspetti importanti:
Origine e Formazione: La <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/origine%20della%20pietra%20leccese">origine della pietra leccese</a> risale al Miocene medio, circa 15 milioni di anni fa. Si è formata attraverso l'accumulo di sedimenti marini ricchi di fossili e conchiglie.
Caratteristiche Fisiche: È una <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/roccia%20calcarea%20tenera">roccia calcarea tenera</a>, porosa e facilmente lavorabile. La sua porosità permette l'assorbimento di umidità, rendendola suscettibile all'erosione in ambienti esterni.
Utilizzo: La pietra leccese è ampiamente utilizzata nell'<a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/architettura%20barocca%20leccese">architettura barocca leccese</a>, per la realizzazione di facciate, portali, balconi, statue e decorazioni. Viene impiegata anche per interni, pavimentazioni e rivestimenti.
Lavorazione: La pietra leccese può essere lavorata con diverse tecniche, tra cui la <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/scultura">scultura</a>, l'intaglio e la sagomatura. La sua lavorabilità permette la creazione di dettagli intricati e finiture raffinate.
Conservazione: La conservazione della pietra leccese è una sfida importante, a causa della sua vulnerabilità all'erosione. Richiede interventi periodici di pulizia, consolidamento e protezione.
Geografia: La zona di estrazione principale della pietra leccese si concentra nel <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Salento">Salento</a>, in particolare nei pressi di Lecce e dei comuni limitrofi.